I Funghi dopo la neve: il Microdochium nivale o “Marciume rosa invernale”
La magia della neve, che con il suo manto candido, ricopre ogni cosa donando in alcuni casi anche una nota romantica al paesaggio che ci circonda, può nascondere alcune insidie; non ci si riferisce ovviamente solo alla viabilità stradale e “domestica”. Ci sono effetti che possono interessare anche i nostri tappeti erbosi.
Soprattutto in Italia settentrionale dove trova le condizioni più favorevoli, si sviluppa un fungo patogeno, cioè dannoso per l’organismo che attacca, che per il colore che assume e il periodo dell’anno in cui compare prende il nome di “marciume rosa invernale” (nome scientifico: Microdochium nivale).
Anche se, come tutti i funghi, per svilupparsi ha bisogno di molta umidità e di temperature miti, questo organismo si propaga anche con temperature prossime agli 0°C, soprattutto sotto il manto nevoso. Dopo il disgelo, in caso di infezione, si possono presentare macchie molto piccole, di colore giallo-brunaste, che evolvendo diventano prima vinoso-rossastre e poi grigiastre e grandi al massimo come il palmo di una mano.
Alla comparsa di questi sintomi è utile asportare il feltro che si può essere formato sul tappeto erboso, composto dai residui degli sfalci e dai fili d’erba morti durante la stagione invernale, poiché può fungere da focolaio d’infezione. Di seguito è utile trattare con prodotti specifici, proposti anche dal nostro punto vendita. È molto importante la lotta a questo parassita fungino per evitare che si estenda a aree più vaste del nostro tappeto verde, provocando sia danni estetici che economici.
Nei casi più gravi di infezione è consigliata, dopo la cura più adeguata, una risemina per ripristinare il prato nelle sue parti più colpite, al fine di ridonargli l’aspetto folto e verde che si addice ad un prato in condizioni fito-patologiche ottimali.
Per maggiori informazioni aspettiamo le vostre domande al nostro indirizzo e-mail.
Staff Agrilinea